PETUNA

Petuna è la prima azienda di acquacoltura al mondo ad aver ottenuto la certificazione “Best Aquaculture Practices” (BAP) sia per il salmone atlantico sia per la trota iridea oceanica, la famosa Wagyu del mare. Azienda familiare fondata da Peter e Una Rockliff nel 1949, in oltre 70 anni di attività, è diventata il primo player della Tasmania nel settore, specializzandosi nella commercializzazione di prodotti ittici selvaggi e di allevamento. La responsabilità ambientale e sociale sono valori fondamentali per Petuna così come le relazioni con la comunità, la sicurezza dei dipendenti, la sicurezza alimentare, la salute degli animali e la cura della fauna selvatica.
 


Petuna, una storia di famiglia 

La storia di Petuna ha inizio oltre 70 anni fa, e nasce dalla passione di due persone e non da richieste industriali. È infatti il 1949 quando Peter Rockliff – giovane pescatore professionista – incontra al porto di Bridport Una, sua futura moglie. Insieme decidono di dare il via ad un’avventura che li avrebbe accompagnati per tutta la loro vita familiare e imprenditoriale.
All’inizio, Peter trascorre il suo tempo sull’oceano, mentre Una vende il pescato del giorno direttamente dalla barca e poi da un piccolo negozio a Devonport.
Col passare degli anni e l’evolversi degli affari, marito e moglie decidono di diversificare il loro business e nel 1990 si espandono nel settore dell’acquacoltura divenendo i pionieri della Trota Iridea Oceanica della Tasmania.

 

Un’impresa di famiglia, quella di Petuna, che fa della continua innovazione e dell’impegno verso la sostenibilità ambientale e la responsabilità sociale (come il sostegno alla comunità, la tutela dei dipendenti, la sicurezza alimentare, la salute degli animali e la cura della fauna selvatica) i suoi punti di riferimento imprescindibili. E sono proprio questi principi che hanno portato nel 2018 Petuna a divenire la prima azienda di acquacoltura al mondo ad ottenere la BAP (Best Aquaculture Practices) – una tra le più importanti certificazioni internazionali – sia per l’allevamento del salmone atlantico che per la trota iridea.

Come nasce la trota iridea della Tasmania?

La trota oceanica Petuna proviene dalla remota costa sud-occidentale della Tasmania. È proprio qui nel porto di Macquarie – una grande insenatura di oltre 300 chilometri quadrati annoverata nella lista dei patrimoni Unesco dell’umanità – che le fresche acque dei fiumi Franklin e Gordon si incontrano/scontrano con l’acqua salata del Grande Oceano Meridionale. Un mix salmastro di acqua dolce e salata che costituisce l’ambiente naturale ideale in cui la trota oceanica può prosperare e crescere. 

È questo l’habitat naturale in cui nasce la trota oceanica più pura.

Il procedimento seguito da Petuna nell’allevamento della trota iridea parte con la selezione delle uova migliori che vengono fecondate presso lo stabilimento di Cressy nell’interno della Tasmania. Qui, le giovani trote rimangono per circa 12-18 mesi fino a quando non hanno raggiunto i 120 grammi di peso circa. Solo allora, vengono trasferite ad oltre 300 km di distanza, nelle reti in sospensione al centro di Macquarie Harbour. Si tratta di ampie vasche di oltre 20.000 metri cubi in cui i pesci – il branco compatto occupa solo il 5% dello spazio disponibile – possono nuotare liberamente, immersi nell’habitat marino più idoneo alla loro crescita.
Vi restano per circa 13-20 mesi fino al raggiungimento di 3,5 – 5 chilogrammi di peso. L’habitat salmastro dell’insenatura naturale di Macquarie assicura alle trote protezione dall’ADG (Amoebic Gill Disease), una potenziale malattia che colpisce in particolar modo la famiglia dei salmoni e delle trote. Questa è causata dal Neopaaramoeba Perurans, uno degli organismi più pericolosi per l’acquacoltura, che però non riesce a svilupparsi in queste acque. Inoltre qui non ci sono foche che invece sono molto attive in altre zone dell’isola e che ovviamente rappresentano una minaccia e fonte di stress per i pesci.

 

Il lungo viaggio di Cardenal fino in Tasmania per scoprire i segreti dell’eccellenza e della sostenibilità firmati Petuna.

 

Le acque purissime, un’alimentazione che segue quello che i pesci mangerebbero in natura (mangimi a base vegetale e pesce, oli, vitamine e minerali), la totale assenza di antiparassitariantibiotici OGM e la possibilità di assumere naturalmente i sali minerali portati dai due fiumi di Franklin e Gordon, sono i fattori che contribuiscono a rendere la trota iridea oceanica un’eccellenza della gastronomia.

La cattura dei pesci avviene attraverso dei tubi che aspirano l’acqua. Le trote non oppongono resistenza perché sono abituate a risalire la corrente. Da qui arrivano in delle vasche dove vengono smistate in corsia senza sofferenza o stress – e quindi senza rilascio di acido lattico nelle fibre.
Dopo partono per lo stabilimento di lavorazione che si trova a Devonport e processate entro 6 ore dalla cattura, così da mantenerne inalterata la freschezza.

Noi di Longino & Cardenal abbiamo deciso di inserire la trota iridea oceanica a catalogo perché volevamo un prodotto “sano” di altissima qualità, sapore e consistenza “rari e preziosi”, che potesse rappresentare per l’alta ristorazione un’alternativa di eccellenza al salmone. La sua carne è infatti di un colore rosa acceso, con infiltrazione notevole di grasso tra i filetti.
Il nostro suggerimento per gustarla al meglio è servirla cruda ma anche in cottura rimane molto umida e succosa.
Una curiosità? La trota della Tasmania preparata dallo chef Tetsuya Wakada è il piatto più fotografato al mondo!

 

Non solo Trota Iridea: l'esclusività di Petuna è anche per il Salmone Atlantico 

Oltre alla trota oceanica, Petuna alleva anche il salmone atlantico e le procedure di allevamento seguono gli stessi valori di eticità, rispetto ambientale e salvaguardia della salute dell’animale adottati per la trota iridea.
Come per la trota della Tasmania infatti, si inizia dalle selezione delle migliori uova che vengono ancora una volta fecondate presso lo stabilimento di Cressy. I giovani salmoni vi rimangono fino a quando non hanno raggiunto grandezza e peso idonei ad essere trasportati in mare aperto.
Lo stabilimento loro designato è quello di Rowella ed è localizzato alla foce del fiume Tamar nella parte nord della Tasmania: è questo l’habitat perfetto per loro perché il fiume contribuisce ad un forte movimento delle maree garantendo così un continuo ricambio di acqua con una bassa salinità durante l’estate. Anche Rowella è meno suscettibile ai casi di AGD ed è dotato di un sistema tecnologico di protezione dalle foche che riduce lo stress dei pesci e contribuisce a una miglior crescita del salmone e a una carne più delicata.

Ampi spazi in cui nuotare, alimentazione naturale, totale assenza di additivi, medicinali e coloranti rendono la carne del salmone atlantico Petuna di un rosa delicato – meno intenso rispetto a quello della trota iridea – con infiltrazioni di grasso contenuto e un gusto ed una consistenza più delicati e puliti rispetto a quelli dei salmoni che si trovano comunemente in commercio. 

Un pesce molto sano, naturalmente ricco di omega 3, che si presta ad essere impiegato in molte ricette diverse: grazie alla sua versatilità infatti può essere grigliato, cotto al forno, affumicato o servito crudo come sashimi. Perfetto in ogni occasione di convivialità.
 


Longino incontra alla convention Longino & Cardenal lo Chef Matt Breen che gli rivela come interpretare al meglio la trota oceanica di Petuna.

 

 


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